Al lavoro, corriamo spesso il rischio di farci male e procurarci dei traumi, che siano da taglio o per un colpo o, ancora, da ustione. Le scarpe da lavoro e gli stivali sono fra i Dispositivi di Protezione Individuale, più diffusi.
Sono speciali calzature che servono per proteggere i tuoi piedi dai diversi pericoli a cui puoi andare incontro mentre svogli alcune mansioni: ti mettono al riparo dallo schiacciamento causato da un carico pesante che ti può sfuggire di mano o evitano che ti ferisca con un chiodo che sbuca da un’asse
Le scarpe da lavoro sono dotate di calotte in acciaio o kevlar per proteggere le dita, possono avere suole protette da lamine metalliche molto resistenti contro le perforazioni o tomaie realizzate con materiali appositamente trattati per essere idrorepellenti, vale a dire resistenti all’immersione nei liquidi.
L’ uso delle scarpe infortunistiche a livello hobbistico sono spesso raccomandate, in ambito lavorativo sono obbligatorie, come previsto, infatti, dal Decreto Legislativo 81/2008.
Sono classificate:
- S1 – resistenza antistatica, la protezione antishock per il tallone e la suola antiscivolo.
- S1P – medesime specifiche di S1, ma con in più una lamina antiperforazione, realizzata normalmente in acciaio o kevlar.
- S2 – in questo caso le caratteristiche che contraddistinguono le S1 sono integrate dalla tomaia idrorepellente, che è in grado di garantire la completa impermeabilità delle scarpe di sicurezza per un massimo 60 minuti;
- S3 – questa classe unisce alle caratteristiche della precedente la lamina di protezione antiperforazione.